Facebook oscura società di dati che ha lavorato alla campagna di Trump
Dati personali di milioni di utenti conservati e utilizzati piumini moncler saldi in modo improprio, moncler donna ”violando” le regole di Facebook. Per questo il social network da oltre due miliardi di iscritti ha deciso di oscurare dalla sua piattaforma, una società britannica di analisi e dati che ha lavorato anche alla campagna elettorale moncler outlet online uomo di Donald Trump in corsa per la Casa Bianca. Facebook afferma di essere stata ingannata dalla società, rea di aver violato le sue politiche sulla gestione dei dati degli utenti. Su, già nel mirino moncler outlet del procuratore speciale per moncler bambino saldi il Russiagate Robert Mueller, pendono però anche altre accuse. Il Guardian e il New York Times affermano che avrebbe utilizzato i dati personali di 50 milioni di elettori americani, utenti di Facebook, raccolti senza autorizzazione all’inizio del 2014, per sviluppare tecniche e software in grado di ”profilare” gli elettori americani e di indicarli come destinatari di annunci politici su misura.
Le ammissioni di Facebook
Una conferma indiretta delle rivelazioni di Guardian e New York Times è arrivatadall’annuncio di Facebookdi aver oscurato. L’accusa nei confronti della società britannica è di aver ingannato il social media e violato le politiche sulla gestione dei dati degli utenti. Facebook ha spiegato che ha conservato impropriamente i dati degli utenti pur avendo detto al social media di averli distrutti. Nell’annunciare la sospensione, Facebook non è entrata nel dettaglio di come abbia usato i dati.
Raccolta illecita di dati
avrebbe raccolto informazioni private di oltre 50 milioni di utenti americani di moncler saldi outlet Facebook. Dati raccolti piumini moncler uomo pagando un piumini moncler scontatissimi ricercatore esterno che a Facebook avrebbe detto di averne bisogno per motivi accademici. moncler bambino outlet L’acquisizione dei dati avrebbe quindi consentito a di accedere alle abitudini online di milioni di americani, sviluppando tecniche di profilazione poi utilizzate durante la campagna presidenziale di Trump. I dati sarebbero stati raccolti da attraverso l’app ”thisisyourdigitallife”, sviluppata da un https://www.moncleroutlet-i.org professore dell’Università di Cambridge, Aleksandr Kogan (con un’attività non collegata ai suoi impegni universitari) e scaricata da circa piumini moncler 270 mila persone. Tramite una sua società, la Global Science Research, e in collaborazione con, centinaia di migliaia di utenti sono stati pagati per sottoporsi a un test outlet moncler sulla personalità e hanno firmato moncler uomo una liberatoria sull’uso dei loro dati ai fini di studi scientifici. Il punto è che l’app ha poi raccolto anche i dati degli amici di Facebook di questi utenti, fino a raggiungere decine di milioni di profili.
Facebook: ” stata una frode”
Facebook ha inizialmente cercato di minimizzare la portata dell’incidente. Un suo legale, successivamente, ha ammesso al New York Times: ”E’ stata una frode, assumeremo moncler outlet online shop tutte le misure necessarie per moncler saldi assicurarci che i dati siano cancellati una volta per tutte”.
Secondo alcuni documenti ai quali ha avuto accesso il Guardian, alla fine del 2015 il social network aveva scoperto che era stata impropriamente raccolta una mole senza precedenti di dati. Elemento confermato anche dal post di Facebook. Allora il social rimosse l’app e ottenne da Kogan e dalle società che avevano ricevuto i dati conferme sulla cancellazione delle informazioni. Ha così attirato l’attenzione di Steve Bannon (il consigliere di Trump cacciato dalla Casa Bianca ad agosto scorso) con la promessa di strumenti per identificare la personalità degli elettori americani e influenzare il loro comportamento. L’unico problema era che la società non aveva moncler outlet trebaseleghe i dati su cui lavorare., tramite il suo amministratore delegato Alexander Nix, ha più volte ribadito di non aver mai ottenuto dati di Facebook. piumini moncler outlet Successivamente è tornata sui moncler outlet serravalle suoi passi e ha scaricato la responsabilità sul professor Aleksandr Kogan.
Accuse anche in Gran Bretagna
Anche in Gran Bretagna su sono accesi i riflettori: la compagnia è oggetto di indagini da parte del Parlamento e delle autorità moncler donna di governo per possibili violazioni della privacy e per le moncler saldi uomo accuse di aver lavorato illegalmente sulla campagna per la Brexit.